In prossimita della costa, nelle zone sabbiose ed in parte anche in quelle ghiaiose, il movimento delle onde crea a breve distanza dal bagnasciuga una serie di rilievi e di avvallamenti quasi paralleli alla riva.
Si formano cosi dei canaloni, a volte lunghi centinaia di metri, che costituiscono un ambiente ideale per piccoli organismi, pescetti, granchi e molluschi che sono alla base della catena alimentare e che attirano i predatori.
Le condizioni necessarie affinchè i predatori accostino in caccia sono di mare mosso in quanto solo con un discreto movimeno delle acque si smuove la sabbia e si scoprono gli organismi in essa nascosti mettendoli alla loro portata.
Il Surfcasting , vedi figura in alto, sfrutta questa situazione, quindi l'esca deve essere posizionata all'interno degli avvallamenti, che a volte distano anche 200 mt dalla spiaggia, richiede attrezzature specifiche e puo' essere praticato solo con mare mosso.
Proprio per questo motivo il surfcasting è molto praticato nei paesi del nord Europa dove le condizioni del mare sono molto spesso quelle necessarie, anzi si ritiene che questa tecnica sia nata in Inghilterra.
Il periodo migliore va dall'inizio dell'inverno alla primavera inoltrata in quanto è il periodo in cui si verificano piu' spesso le condizioni di mare mosso, ma puo' fornire ottime catture anche nei mesi estivi purchè venga praticato in spiagge poco frequentate, barche e bagnanti non invogliano il pesce ad accostare, e nelle rare giornate di mare mosso.
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Mare in scaduta è tempo di Surfcasting |
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